Le 7 Sorelle di Monaco (oppure 6?)

Da sempre sono appassionato delle birre di Monaco e per me le sette sorelle erano un mito. Poi crescendo ho scoperto che in Baviera e Franconia si trova meglio da bere rispetto a quanto offrono i birrifici storici ma industriali.

In ogni caso le birre delle 7 sorelle di Monaco (a volte si parla di 6 sorelle di Monaco escludendo la Franziskaner che produce solo Weizen) restano un punto di riferimento e modello per chi vuol provare a produrre in casa birre nello stile bavarese.

Pertanto ho deciso di indagare su internet e raccogliere quante più informazioni possibili sugli ingredienti e caratteristiche delle loro birre.

Innanzitutto va detto che c’è una differenza tra le birre prodotte per la distribuzione alla spina da quelle imbottigliate, ma c’è una differenza anche tra la versione per il mercato interno e quelle per l’esportazione fuori dalla Germania.

Le ricerche sono partite spulciando i siti ufficiali dei birrifici; alcuni birrifici come Hacker Pschrorr pubblicano in pratica le ricette delle loro birre, altri come Spaten-Franziskaner o Augustirer sono molto più restii a dare anche le informazioni più minimali.

Un capitolo a parte meritano le birre servite nelle tende dell’Oktoberfest che sono sicuramente diverse dalle analoghe versioni imbottigliate (le cosiddette Festbier).
Per altro le caratteristiche delle birre servite all’Oktoberfest variano leggermente di anno in anno e io sono riuscito a recuperare i dati del 2014 e 2018 (la fonte sono le interviste fatte da giornalisti tedeschi ai portavoce dei birrifici stessi) che possono essere messi a confronto.
Queste birre per legge devono avere una densità del mosto non inferiore a 13,5° Plato e una gradazione alcolica compresa fra 5,8% e 6,4% alc/vol.

Per le versioni in bottiglia (di cui ho raccolto i dati di tutti gli stili offerti dai 7 birrifici), ho evidenziato con lo sfondo verde i numeri recuperati:

• • dai siti ufficiali (versione tedesca) dei birrifici
  • dalle etichette delle birre
  • da siti dei distributori (per Augustiner siamo dovuti arrivare al menù del suo ristorante)

Le informazioni in giallo sono state invece calcolate:

• infatti conoscendo 2 dati tra densità iniziale, contenuto alcolico sul volume e kcal/100ml si può ricavare la terza mancante oltre alla densità finale.

Le informazioni in rosso sono infine delle ipotesi fatte da me o dati raccolti da siti non ufficiali:

• per le IBU o l’EBC mi sono basato su una media dei valori per quello stile di birra
• per i malti sono andato in analogia con le altre birre dello stesso stile
• purtroppo sui luppoli è molto difficile fare delle ipotesi, si può solo supporre l’uso di un luppolo dall’alto tasso di amaro (Herkules o Magnum) per le birre che necessitano di un po’ di amaro e un luppolo nobile simil-Hallertauer per il gusto/aroma.

I siti più completi sono quelli di Hacker Pschorr e HB; particolarmente interessanti sono le informazioni fornite dall’HB, che riporta anche il processo di ammostamento utilizzato (infusione o decozione): la decozione è usata solo per la dunkel e la bock.

In tutto ho censito 52 birre servite in bottiglia (escludendo le radler e quelle a basso contenuto alcolico o analcoliche) di cui riporto le caratteristiche divise per stile (con qualche forzatura e senza distinguere le tipologie di weisse).

Oktoberfest (Wies’n-Version)

Helles

Festbier/Märzen

Helles Bock

Helles Export

Keller

Dunkel

Doppel Bock

Pilsner

Weisse