5-8 Luglio 2007

A pamplona il nuovo anno inizia il 6 luglio. E noi ci siamo, in divisa ufficiale, più agguerriti che mai. Beppe, Nisca, Cianciu e la Barbara, all’esordio in un’incursione targata piazzetta!

Viaggiamo con la Ryanair fino a Girona, arriviamo a Pamplona con un’auto a noleggio e ci stabiliamo in un appartamento vicino al parco Tamagochi.

Alle 11.00 del mattino del 6 di luglio siamo già nella piazza dell’Ayuntamento davanti al municipio in attesa che il mitico razzo dia inizio alla festa.

Nonostante manchi ancora un’ora al Txupinazo, la piazza è gremitissima ed è già scorsa più sangria di quanta ne passerà nel resto dell’anno. Spinte, cori, innaffiamenti di spumante, bevute di sangria, palloni che volano e AGUA dalle finestre! Resistiamo quasi fino all’ultimo, ma a pochi minuti a mezzodì ci spostiamo faticosamente a lato della piazza per poter esporre con orgoglio il nostro panuelo.

Più comodi stanno coloro che assistono allo spettacolo dai balconi, sono dei privilegiati loro!

Anche i tori in questo primo giorno stanno alla finestra; infatti l’encierro inizia dalla mattina del 7.

Dopo le prime due massacranti ore di Txupinazo, siamo già a ballare, nelle discoteche improvvisate all’aperto: è solo mezzogiorno e mezzo.

Stare attenti a non farsi incornare (o mettere le corna) è dura e dopo un po’ il Cianciu è stanco…

Del resto tenere testa alla Barbara non è una cosa facile…

Una splendida giornatta di sole ci assiste e quindi la giornata prosegue da una caña all’altra.

Ma la vera festa è la sera, con musica in tutte le piazze, tutti i vicoli e in ogni tipo di locale. Basta avere un fondo, due altoparlanti e un distributore di alcolici e vai col liscio!

Ormai siamo perfettamente integrati nel fuso orario di Pamplona e, svelgia all’alba, andiamo ad assistere all’encierro dalla plaza de toros. Mancano 5 alle 8 e gli spalti dell’arena sono gremiti. Il pubblico attende palpitante l’arrivo dei tori e dei corridori.

Eccoli, la piazza si tinge di bianco! Poi un quarto d’ora di incornate che ci gustiamo a distanza di sicurezza, ovvero dal secondo anello.

Quel sabato è San Fermin, ma dopo la corsa torniamo a dormire e quindi ci perdiamo la la processione del santo. Come per la maggiorparte del popolo pamplonese ci aspetta un sabato sera di baldoria e quindi solo nel tardo pomeriggio facciamo capolino in città

Le nostre vesti (le abbiamo cambiate) sono di nuovo linde, e con il loro candore si rinnova il nostro entusiasmo.

Ma birre, peñas
e il temibile fuso orario di Pamplona ci riducono presto allo strenuo delle forze. Il giorno dopo ci aspettano ancora 6 ore di macchina e un viaggio in aereo…